LETTURA VIRTUALE
Cenerentola
da una fiaba dei fratelli Grimm

SINOSSI

«La sera, stanca morta, invece che in un letto doveva coricarsi sulla cenere accanto al focolare. Ecco perché, vedendola sempre tutta cenere e fuliggine, la chiamarono Cenerentola.»

Anno di produzione:
2020

Regia:
Irene Di Lelio

con:
Carlotta Mangione

Illustrazioni:
Valeria Bisconti

Produzione:
Linee Libere

Estratto

«Un giorno che doveva andare alla fiera, il padre chiese alle due figliastre: “Cosa volete che vi porti?”. “Belle vesti” disse una, “Perle e gemme” disse l’altra. “E tu, Cenerentola cosa vuoi?” chiese a Cenerentola. “Padre, troncate il primo ramoscello che sulla via del ritorno vi urterà il cappello, portatemi quello”. Per le due figliastre comprò dunque belle vesti, perle e gemme e il ramo di nocciolo che urtandolo gli fece cadere il cappello mentre al ritorno attraversava sul suo cavallo un boschetto verde, lo troncò e lo portò con sé. A casa dette alle due figliastre quello che avevano chiesto e a Cenerentola il ramoscello. Cenerentola, ringraziato il padre e andata sulla tomba della madre, lì lo piantò, e piangeva tanto da innaffiarlo con le sue lacrime. Il ramoscello crebbe e divenne un bell’albero. Cenerentola ci andava tre volte il giorno a piangere e pregare, e tutte le volte sull’albero si posava un uccellino bianco; se poi lei esprimeva un desiderio l’uccellino le buttava giù quel che desiderava.»

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