Obiettivi e risultati
Il progetto ha previsto l’allestimento di un laboratorio artistico incentrato sul linguaggio teatrale, guidato dalla regista e drammaturga Irene Di Lelio. Il lavoro si è basato sulla filosofia e sulle tecniche che la stessa ha sviluppato negli anni, all’interno dei progetti sociali svolti con la compagnia Linee Libere.
Gli obiettivi si sono focalizzati sul dare ai partecipanti la possibilità di esplorare differenti temi, come: la fiducia, la capacità creativa di comporre storie, l’improvvisazione teatrale, la realizzazione pratica ed autonoma della propria opera d’arte grazie alla collaborazione con gli altri.
L’impatto con i bambini è stato molto positivo.
Il lavoro di entrambi gli anni (2021 e 2022), della durata di un mese, ha dato vita a tre storie, ideate, disegnate ed interpretate interamente dai partecipanti.
Queste storie sono state trasposte in una raccolta di Canovacci – modalità di scrittura di testi teatrali utilizzata tra la fine del 1500 ed il 1700- , dalla direttrice del laboratorio, dal titolo: CANOVACCI – IL TEATRO DELLE FAVOLE E DEI BURATTINI.
La composizione delle storie è avvenuta attraverso una tavola rotonda. Ogni proposta e suggestione ideata dai bambini è stata accolta. Questo ha fatto sì che si attivasse un vero e proprio processo compositivo collettivo, basato sulla democraticità delle proposte raccolte e sull’inclusione sociale, senza alcuna distinzione culturale od etnica. Al contrario, le differenze di linguaggio o immaginario sono state messe in rilievo come elemento determinante di un personaggio o situazione specifica.
Una volta dato vita ai racconti, è stato costruito integralmente l’ambiente all’interno del quale rappresentarli: il Teatro dei Burattini.
Il processo di lavorazione dello stesso ha permesso di entrare in sinergia con i direttori degli altri laboratori:
- lavorazione del legno
- la costruzione dei burattini
- accompagnamento musicale alla messa in scena
Tutta l’attività è stata supervisionata dalla coordinatrice del progetto, Silvia Brigo, che studiando la trasformazione quotidiana degli “ambienti sociali outdoor” costruiti ed ideati dagli stessi bambini, ha dato ai direttori dei laboratori gli input necessari ad integrare nel lavoro, i temi e le dinamiche da sciogliere presenti nei microcosmi che man mano si sono sviluppati. Questo ha permesso la creazione e lo sviluppo di un unico ambiente creativo, completamente radicato nel territorio ospitante.
Simultaneamente infatti, i gruppi di bambini sono stati coinvolti anche in altre attività della fattoria, come:
- La semina e innaffiamento delle piantine nella zona Orto
- Pittura di disegni astratti con colori naturali
- L’ideazione logico/pratica e costruzione di Basi e Negozi per mano degli stessi bambini
Il percorso di composizione dell’opera “Teatro” è stata complessa ed ha previsto diverse fasi di lavoro:
- Composizione e scrittura delle tre storie
- Apprendimento di diverse tecniche di improvvisazione teatrale
- Sviluppo dell’empatia e della fiducia nei confronti degli altri, attraverso esercizi provenienti dalla Contact Improvisation e dalle tecniche sviluppate nelle scuole danesi di danza e teatro
- Costruzione di un teatro in legno, della misura di un bambino
- Pittura dei fondali, contenenti i luoghi previsti dai tre racconti
- Costruzione dei burattini e delle marionette
Il risultato è stato la creazione di un’opera d’arte costruita integralmente dai bambini coinvolti e la messa in scena delle tre storie.
Questo ha permesso loro di guardare all’Arte come un linguaggio artigianale, nella quale ogni settore lavora alla realizzazione di un obiettivo comune.
Hanno avuto la possibilità di constatare, inoltre, come la fluidità del percorso e la collaborazione con gli altri incida sulla positività e bellezza dell’opera creata.
Conclusioni
Il Laboratorio COMMEDIA ALL’IMPROVVISO IN FATTORIA è stato un momento di studio, approfondimento e condivisione, nel quale sperimentare la potenza delle discipline artistiche all’interno della vita e della creatività dei soggetti coinvolti. Ha dato la possibilità ai partecipanti di approfondire ed arricchire la propria tecnica performativa personale attraverso l’apprendimento di teorie e pratiche come la scrittura teatrale, la pittura e la recitazione.
Il continuo confronto ha permesso ai bambini coinvolti di uscire da questa esperienza più consapevoli delle loro capacità creative e di scoprire nuove tecniche artistiche in condivisione con gli altri, accompagnati da uno spirito inclusivo e profondamente democratico.